NOTA CONGIUNTA DI PROTESTA - SISMI.CA

Si riporta copia della nota congiunta degli Ordini

 

ORDINE DEGLI INGEGNERI E ARCHITETTI DELLE PROVINCE DI CATANZARO, CROTONE, REGGIO CALABRIA, VIBO VALENTIA E COSENZA E FEDERAZIONE REGIONALE DEGLI ORDINI AGRONOMI E FORESTALI

Prot 32/ Catanzaro, li 13/01/2017

Preg.mo Presidente
On.le Mario OLIVERIO
Giunta Regionale
Cittadella Regionale
Località “Germaneto” 88100 Catanzaro
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Preg.mo Assessore
Prof. Roberto MUSMANNO
Giunta Regionale
Cittadella Regionale
Località “Germaneto” 88100 Catanzaro
PEC: dipartimento.lavoripubblici @pec.regione.calabria.it
Preg.mo Presidente
Arch. Nicola Irto
Consiglio Regionale della Calabria
Via Cardinale Portanova, 89123 Reggio Calabria
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E, p.c. Preg.mo Direttore Generale, Lavori Pubblici, Mobilità
Ing. Domenico Pallaria
Cittadella Regionale
Località “Germaneto” 88100 Catanzaro
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OGGETTO: Criticità nella trasmissione dei progetti in attuazione del regolamento regionale: “Procedure per la denuncia, il deposito e l'autorizzazione di interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale in prospettiva sismica” di cui alla legge regionale n. 37 del 28 dicembre 2015.”


 

 Gli scriventi Ordini hanno più volte evidenziato le criticità nell’attuazione della Legge Regionale di cui all’oggetto e del relativo regolamento, finanche nell’imminenza dell’entrata in vigore prevista per il 1 gennaio u.s.. Si vuole ricordare, come già segnalato, che il percorso che ha portato al proponimento della procedura informatizzata per le autorizzazioni sismiche, ovvero della piattaforma informatica regionale denominata SISMI.CA, è stato anche generato al Tavolo Tecnico istituito con i dieci Ordini professionali degli ingegneri, degli architetti e dell’ordine regionale dei geologi della Calabria, dopo che sono stati rilevati i limiti della precedente procedura SIERC .

Il nuovo sistema SISMI.CA pertanto doveva anche risolvere le criticità del sistema SIERC. Alla data in cui si scrive oltre a prendere atto di quanto appreso dagli uffici che il sistema conserva in sè alcune di quelle criticità del sistema SIERC, si deve riscontrare l’inaccessibilità e la problematicità strutturale della piattaforma introdotta dal 1 gennaio 2017.
Infatti, nonostante l’art. 17, comma 2, della Legge Regionale n. 37 del 28 dicembre 2015, prevede che la Regione Calabria garantisca “la piena operatività dei professionisti nell’utilizzo della nuova piattaforma”, ad oggi i professionisti non hanno avuto la possibilità di accesso al sistema. Inoltre la mancata adozione del periodo transitorio per la verifica richiesto dagli scriventi Ordini prima dell’entrata in vigore della norma, come auspicato quando inizialmente sembrava che la struttura volesse recepire le osservazioni dei tecnici calabresi, ha comportato la paralisi degli uffici che si protrae da due settimane con l’interruzione del servizio per la trasmissione dei progetti agli uffici regionali.
E’ assolutamente inverosimile, supponendo l’immediata operatività del sistema, che si riescano a colmare ed a chiarire le naturali criticità che emergeranno durante l’esercizio, con conseguente ed inevitabile stallo di moltissime attività economiche.
Quanto sopra esposto aveva già convinto il legislatore Regionale a rinviare l’entrata in vigore prevista per il 1° luglio al 1 gennaio 2017, per consentire agli uffici regionali di intervenire e superare le criticità del sistema, prima dell’entrata a regime del nuovo testo legislativo. Ci tocca rilevare che al 31 dicembre 2016, pur permanendo le identiche precedenti criticità, si è ostinatamente optato per l’entrata in vigore del sistema di trasmissione SISMI.CA.
Come più volte manifestato da questi Ordini, le procedure attuate dagli Uffici regionali preposti all’applicazione della normativa sismica, non consentono in alcun modo, di garantire tempi certi, in merito al rilascio delle necessarie autorizzazioni e/o certificazioni propedeutiche alle attività edilizie, né garantire così livelli maggiori si sicurezza sismica, situazione che determina gravissimi danni al tessuto economico territoriale.
Si riscontra, a titolo di esempio, che ove i tempi di progettazione per redigere gli elaborati di calcolo di una struttura ordinaria si possano stimare in una media da due a quattro giornate lavorative, oggi il tempo di trasmissione dei suddetti progetti agli Uffici regionali col sistema SISMI.CA sono indeterminati, ben oltre il tempo di effettiva redazione del progetto stesso, addirittura due o tre volte in più se non oltre. Invece di fare un passo in avanti verso l’efficientamento del sistema come sarebbe potuto apparire, si deve prendere atto che se ne sono fatti ben due indietro.
E tanto più è triste constatare che questi maggiori costi in tempo per la trasmissione non trovano corrispondenza in una maggiore precisione nella definizione del modello strutturale ma si traducono semplicemente in una mera attività compilativa, quale la redazione di un gran numero di tabelle con numeri già contenuti nella normativa e ben riportati nelle relazioni di calcolo, che in maniera pedante obbliga il professionista a riscriverle più volte.
Alla luce di quanto sopra argomentato non è più tollerabile l’avvio di questa procedura ad oggi lastricato di incomprensibili ritardi, blocchi e sospensioni della trasmissione dei progetti che impediscono non solo ai professionisti l’esercizio dell’attività professionale ma provocano danno economico enorme alla filiera tutta del settore dell’edilizia amplificato dall’attuale drammatica crisi lavorativa. Tutto sicuramente a discapito della sicurezza sismica degli edifici tanto richiamata nei discorsi, ma di fatto osteggiata nella traduzione burocratica.
Le difficoltà procedurali, unitamente ad una riscontrata insufficienza organica, segnalata dagli uffici stessi, per attuare la legge per come prevista oggi, hanno comportato i ritardi attuali, ed il ristagno di pratiche edilizie presso gli uffici. Inoltre l’avviso

riportato sul portale regionale che recita testualmente “ un progetto inserito nel sistema SIERC a Dicembre, ma non consegnato all'Ufficio Tecnico Regionale competente per cause non imputabili al professionista ma ai possibili ritardi burocratici degli Sportelli Unici, sia cancellato dal sistema SIERC e debba inserirsi nuovamente nel sistema SISMI.CA, in quanto a partire dal 01 gennaio 2017 il sistema SIERC sarà attivo esclusivamente per i progetti che si trovano nello stato di "in valutazione", appare l’ultima di una serie di incoerenze, manifestando insensibilità a quanto avvenga realmente sul territorio calabrese.
Il tema del rischio sismico, entrato prepotentemente nel linguaggio comune a causa degli eventi che negli ultimi anni hanno provocato ingentissimi danni nella parte centrale del territorio nazionale assume in Calabria i massimi livelli di attenzione e la sua mitigazione è lo scopo sostanziale della normativa sismica, ma ad oggi il rischio reale è che una procedura di difficile applicazione, quale è quella proposta, non solo non aiuti la prevenzione, ma addirittura ne sia di ostacolo, provocando invece l’esasperazione dei professionisti
Per le ragioni espresse appare assolutamente necessaria un Intervento Legislativo per garantire la funzionalità del servizio, onde ripristinare il servizio previgente, fino a che non si sia verificata la piena funzionalità del nuovo sistema introdotto, contestualmente all’attivazione delle necessarie procedure di verifica per l’attuazione della suddetta piattaforma, con tutte le azioni di integrazione e semplificazione, al fine di renderla efficiente nell’uso per l’utente, prima dell’entrata in vigore.
Questi Ordini professionali, durante la fase di transizione pur confermando la loro disponibilità per un processo di cambiamento finalizzato a garantire efficacia, efficienza e sicurezza nell’interesse generale dei cittadini calabresi, nello stesso tempo proclamano il loro stato di non più sopportabile sofferenza invitando tutti gli iscritti, persistendo questo stato di impraticabilità professionale, a manifestare coralmente in modo democratico il suddetto disagio.
I Presidenti degli ordini ingegneri e architetti della province di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia e della Federazione Regionale degli ordini degli Agronomi e Forestali :
ing. Salvatore Saccà
“ “ Menotti Imbrogno
“ “ Vincenzo Mano
“ “ Francis Cirianni
“ “ Romano Mazza
arch. Giuseppe Macrì
“ “ Silvano Corno
“ “ Antonio F. Amodeo
“ “ Fabio Foti
dott.agronomo Francesco Scalfaro