Vai libera del Consiglio dei Ministri al DDL Lavoro Autonomo

Sono state ampliate tutele e diritti a circa 2 milioni di professionisti e partite iva.

I punti più  interessanti sono :
I liberi professionisti potranno aggregarsi in reti, consorzi o forme associate, anche temporanee, per accedere ai bandi di gara (e concorrere così, con meno vincoli, all'assegnazione di incarichi e appalti privati).

I professionisti potranno dedurre integralmente, entro un tetto annuo di 10mila euro, le spese per master, corsi di formazione e convegni. Si scende a 5mila per le spese sostenute per i servizi personalizzati di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all'auto imprenditorialità”, mirati a “sbocchi occupazionali effettivamente esistenti e appropriati in relazione alle condizioni del mercato del lavoro” ed erogati dai centri per l'impiego o dai soggetti accreditati a svolgere funzioni e compiti in materia di politiche attive per il lavoro.

Si potranno “scaricare” fiscalmente anche gli oneri sostenuti per la garanzia contro il mancato pagamento delle prestazioni; e in ogni caso diventano abusive tutte quelle clausole che concordano termini “per saldare” superiori a 60 giorni dalla consegna della fattura al cliente.

Il Ddl riconosce poi i diritti di utilizzazione economica in caso di invenzioni o apporti originali (salvo che l'attività inventiva sia prevista come oggetto del contratto e a tale scopo compensata)

C'è il pieno coinvolgimento degli organismi di rappresentanza: il Governo viene delegato a individuare gli «atti pubblici» da devolvere alle professioni ordinistiche, attraverso il riconoscimento del loro ruolo sussidiario (e di terzietà); a semplificare gli adempimenti su salute e sicurezza negli studi professionali quando sono simili alle abitazioni; a consentire, è un'altra novità, alle Casse di previdenza, anche in forma associata, di attivare oltre a prestazioni complementari di tipo previdenziale e socio-sanitario, altre nuove “prestazioni sociali”, con particolare attenzione agli iscritti colpiti da gravi patologie oncologiche.

Inoltre tra le ultime modifiche apportate al provvedimento, la precisazione che tutte le amministrazioni pubbliche debbano promuovere, in qualità di stazioni appaltanti, la partecipazione dei lavoratori autonomi agli appalti pubblici per le prestazioni di servizi; e ai bandi per l'assegnazione di incarichi personali di consulenza o ricerca (senza fare così concorrenza alle imprese). confermato poi per i lavoratori autonomi che prestino la loro attività in via continuativa per il committente, la conservazione del rapporto di lavoro, per un periodo non superiore a centocinquanta giorni per anno solare, in caso di gravidanza, malattia o infortunio.

potenziata l'attività delle casse previdenziali (a tutela dei propri iscritti, colpiti duramente dalla crisi). a montecitorio, poi, è stata poi resa permanente, dal 1° luglio, l'indennità di disoccupazione (dis-coll) per i collaboratori coordinati e continuativi, iscritti in via esclusiva alla gestione separata inps (non pensionati e privi di partita iva), estendendo, per la prima volta, l'ammortizzatore ad assegnisti e dottorandi di ricerca con borsa di studio.Con l'entrata in vigore del Ddl, cambia anche la disciplina dello smart working. Intanto, si chiarisce cosa vuol dire “smart working”: vale a dire (per differenziarlo dal mero telelavoro) quando la prestazione resa in modalità “agile” avviene in parte all'interno dei locali aziendali e in parte all'esterno, senza una postazione fissa, ed entro i soli limiti di durata massima dell'orario di lavoro giornaliero e settimanale (si potranno utilizzare gli strumenti tecnologici). Il lavoratore “agile”, è scritto poi espressamente nelle nuove disposizioni, ha diritto a un trattamento economico e normativo non inferiore a quello complessivamente applicato nei confronti dei colleghi che svolgono le medesime mansioni